Solanum nigrum L., 1753

(Da: it.wikipedia.org)
Phylum: Tracheophyta Sinnott, 1935 ex Cavalier-Smith (1998)
Classe: Magnoliopsida Brongn. (1843)
Ordine: Solanales Juss. ex Bercht. & Presl J. (1820)
Famiglia: Solanaceae Juss., 1789
Genere: Solanum L.
Italiano: Morella comune
English: European black nightshade
Français: Morelle noire
Deutsch: Schwarzer Nachtschatten
Español: Hierba mora
Descrizione
Sono piante molto variabili, sia come morfologia che come portamento (questo giustifica anche il lungo elenco di sottospecie, varianti e sinonimi generato da questa pianta): possono essere sia annue che perennanti; sia erbacee che suffrutici; il colore della bacca, che è normalmente nero, può essere rosso-miniato, ma anche verde oppure giallo; la corolla è generalmente bianca, ma può assumere anche colorazioni violacee; può variare molto anche in grandezza; l'infiorescenza può essere racemosa come ombrelliforme più o meno allungata; varia il tipo di pelosità (può essere a peli semplici o ghiandolari ma anche tomentosa); varia infine il tipo di margine delle foglie, che può essere intero, dentato-angoloso oppure sinuato-dentato. Queste piante in genere sono ascendenti; il fusto può essere eventualmente prostrato solo nella parte basale. L'altezza varia da 1 a 7 dm. La forma biologica è terofita scaposa (T scap), ossia sono piante erbacee che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo annuali, superano la stagione avversa sotto forma di seme, sono inoltre munite di asse fiorale eretto. Tutta la pianta (fusto e foglie) si presenta un po' biancastra. Le radici sono fibrose e fittonanti. Il fusto è molto ramoso (a ramificazione divaricata), non è spinoso ed ha una sezione cilindrica e superficie striata (2 strie longitudinali). Nella parte basale può essere legnoso, mentre in alto è erbaceo. Si presenta inoltre succoso (quasi vischioso-peloso) e dall'odore muschiato. Il colore del fusto può essere porporino. Le foglie lungo il fusto sono a disposizione alterna (in realtà sono spiralate e senza stipole). Il picciolo è parzialmente alato. La forma della lamina va da lanceolata a ovata (può essere anche romboide) ed è asimmetrica, mentre il bordo è sinuato-dentato. La consistenza delle foglie è un po' fragile. Lunghezza del picciolo: 1-3 cm. Dimensione delle foglie: larghezza 3-5 cm; lunghezza 5-8 cm. L'infiorescenza è di tipo extra-ascellare e più o meno cimosa-corimbosa con pochi fiori (da 3 a 5, massimo 10) bratteolati. L'infiorescenza ha un suo peduncolo eretto-patente, e i singoli fiori sono pedicellati. Lunghezza dei peduncoli alla fruttificazione: 14-30 mm. I fiori sono ermafroditi, attinomorfi, tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice - corolla - androceo - gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Diametro dei fiori: 8-12 mm. Il frutto è del tipo a piccola bacca ovata ed è diviso in diverse logge per contenere i diversi semi a forma discoidale o reniforme. Il colore delle bacche è verde e poi nero lucido, mentre la forma è ovoidale (più lunga che larga). Alla base il frutto è avvolto dal calice che è persistente. A maturazione si presentano come dei grappoli appesi. Dimensione della bacca : 6-7 mm.
Diffusione
Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Cosmopolita (Sinantropico), ma anche Eurasiatico. In Italia è diffusa su tutto il territorio (isole comprese). Sull'arco alpino mentre la sottospecie nigrum è diffusa ovunque (a parte la provincia di Bergamo), la sottospecie schultesii è segnalata solamente nelle provincie di Bolzano, Trento, Udine e Vercelli). Anche fuori dall'Italia la sottospecie nigrum è frequente su tutte le alture europee, mentre la sottospecie schultesii si trova solo sui Pirenei e nei Balcani. È una pianta molto comune e infestante specialmente per le colture del mais e della bietola e di altre colture erbacee ed arboree (il tipo di danno è dovuto soprattutto alla sottrazione di azoto e spazio). Fuori dall'Europa è diffusa in Asia, mentre in America e Australia probabilmente si è naturalizzata in seguito ad una sua successiva introduzione. Si sconsiglia l'uso alimentare in quanto pianta generalmente tossica anche se la sua effettiva tossicità viene a volte messa in discussione. Un tempo in Europa si consumavano le foglie, ma anche i frutti (ora non più). In realtà grazie al grande polimorfismo di questa pianta, in America, si è riuscito a creare una varietà (chiamata Garden Huckliberry) senz'altro non tossica, i cui frutti sono usati in cucina per ricavarne conserve e dolciumi. Questo dimostra che la tossicità di questa pianta è anch'essa un aspetto variabile e dipende dalle zone e dalla sottospecie. Sono eduli invece le bacche di certi ceppi che crescono in India; queste profumano di pomodoro. Anche in Etiopia le bacche mature vengono normalmente mangiate dai ragazzini. Questa pianta è conosciuta e usata fin dall'antichità. Era uno dei tanti componenti dell' “unguento populeo” consigliato solo per uso esterno data la sua velenosità (specialmente per le periartriti e per l'azione antalgica locale). Sempre anticamente le foglie venivano usate contro le ustioni. Sembra inoltre che insieme ad altre erbe sia stata una delle prime sostanze usate per addormentare i pazienti durante gli interventi chirurgici. In Puglia e in sud Italia, viene spesso chiamata “pomodoro delle serpi”, poiché, molti rettili (sauri e testuggini, per l'esattezza), si cibano volentieri delle bacche mature, che hanno evidentemente una bassa concentrazione di principi attivi potenzialmente tossici, oppure non esercitano la loro azione a causa della diversa fisiologia di questi animali. Habitat: l'habitat tipico per questa specie sono gli incolti e ruderi; ma anche bordi dei sentieri e strade. Si trova facilmente negli orti, nelle vigne o campi di granoturco; e nei terreni che spesso si sarchiano per togliere le malerbe. La sottospecie schultesii invece è più facile trovarla presso i ruderi e le macerie. Per entrambe le sottospecie presenti in Italia il substrato preferito è calcareo oppure calcareo-siliceo con un terreno a pH basico, alto valore nutrizionale e mediamente umido. La Morella comune si può trovare dal piano fino a 900 m s.l.m.; quindi frequenta i primi due piani vegetazionali: piano collinare e piano montano.
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Data: 09/10/1989
Emissione: Flora Stato: Seychelles |
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